Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questa maggiore rifrangibilità dei raggi chimici o attinici è di un grave ostacolo alla produzione di un’immagine fotografica ben nitida. Infatti i
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questi punti sarà l’immagine dell’oggetto. Quest’immagine sarà non solamente capovolta, ma ben anche rovesciata, cioè a dire che sarà non solo in
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abbastanza ben contornati, come quelli che sono di metallo, ciò che può produrre un’inflessione di luce quando si opera con apertura molta piccola.
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tutte le precauzioni possibili col mezzo di una tela di mussolina, ben pulita per non rigare il vetro) onde poi poterle rimettere nella loro vera
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La lente di fronte dell’oggettivo n° 6, quando è resa ben aplanatica, può servire a prendere delle vedute di pollici 15x15.
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Il lettore, per poter ben comprendere l’uso di questa camera oscura, deve conoscere i principii della visione monoculare e binoculare, e deve
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Havvi una differenza essenziale tra la visione coi due occhi, e la visione con un occhio solo. Egli non è che coi due occhi che si può ben giudicare
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retta A B del corpo sarebbe a b per un occhio, e ben diversa da a’ b’ prospettiva della stessa linea conveniente all’altro occhio. Inoltre se si
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Il lettore può farsi un’idea del vantaggio che offre allo studio della chimica una nomenclatura così ben ideata, così esatta, con cui si evita ogni
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dell’acqua di calce all’aria, questa piccola quantità di acido carbonico si accusa ben presto, producendo una pellicola solida di carbonato di calce
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osserviamo infatti nella tavola precedente che le quantità accusate dall’areometro si arrestano presso soluzioni di acido ben poco dilungate.
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sciogliere gli olii fissi, perchè si forma nel vaso un po’ di acido acetico. Perciò l’etere si deve conservare in piccoli fiaschi ben chiusi ed al riparo
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di acqua ben fredda. Dopo della distillazione si troverà che l’etere ha dato un piccolo consumo mentre sarà minore la sua densità, e maggiore il suo
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far più che una cosa sola, ben omogenea, si soffia per far prendere al vetro fuso la forma che conviene ai due vetri che insieme si connettono.
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colore ben uniforme, si può ancora, con un poco di attenzione, distinguere la differenza di circa 1/20 del titolo esistente. Quindi ne nasce che il mio
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. Il limite superiore non è ben definito, ma è ben distinto il limite inferiore, perciò per ottenere una sufficiente esattezza nelle esperienze conviene
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sempre fare attenzione a ciò che la carta determinatrice sia di colore e di spessore ben uniforme. La carta dee stare per un tempo precisamente eguale nei
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in un bicchiere ben pulito, avendo la precauzione di non versare tutto il liquido, ma solamente i tre quarti circa, ed il resto lascialo nella
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lavata ed asciugata in una tavola ben piana e spiravi sopra il tuo fiato, il quale condensandosi sulla lastra la ricopre di umido. Ora col mezzo di un
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Affine di evitare il polverio si deve albuminare in una camera ben propria, dove non vi siano correnti di aria, convien bagnare il pavimento, e
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superficie del liquido il margine di una cartella ben pulita per levare la pellicola di argento e le altre impurità galleggianti sul liquido. L’altezza
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mesi ed anche di più, ben inteso se si ha cura di tenerli ben riparati dalla luce in una cassetta perfettamente chiusa. Invece avendo io una volta
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a che l'immagine degli oggetti vi si dipinga sopra ben nitida e distinta sia al centro, sia alle estremità. Tu osserverai quest’immagine coprendoti
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Con un bioccolo di cotone ben puro da ogni estranea immondizia stendi celeremente l’acido gallico sopra tutta la superficie albuminata.
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di immagini positive senza guastarsi. Se la tua prova sarà ben riuscita, sarà la corona dell’opera; essa avrà un valore che compenserà largamente le
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del sale l’acido solforico e si agita ben bene il miscuglio con un mestatoio di vetro; quando il miscuglio appare in forma di siroppo omogeneo si
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Prendi 1/16 di un eq. ch. di cotone cardato ossia grammi 10 mescola ben bene gli acidi che avrai versati insieme in un bicchiere della capacità di
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miglior modo di far seccare il cotone fulminante consiste nell’esporlo ben aperto al sole, oppure esporlo semplicemente all’aria in carta
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’etere alcolizzato. I limiti della sua solubilità, quando è discretamente ben preparato, è di 3 a 6 parti circa per 100 parti di etere mescolato con
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seta ben proprio per scacciare la polvere ed oltre materie attratte dal vetro.
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3° Si osserva se l’orifizio del fiasco è ben pulito e non contiene delle bave staccate di collodio secco, quindi si versa nel mezzo della lastra una
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’alcool e dell’etere. Queste sostanze organiche, principalmente se non si ha l’avvertenza di conservare ben al riparo della luce e dell’aria il bagno, si
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umore, che ha dell’ascendente, darà una espressione di agiatezza, e di ben essere alle fisonomie che riproduce, mentre il fotografo inesperto, che non
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È necessaria una ben grande esperienza per giudicare a prima vista della distanza a cui l’operatore deve collocare la sua camera oscura quando si
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veduta per trasmissione apparirà distinta con un ben proporzionato contrasto di chiari e di oscuri; essa quando è fissata sarà un po’ meno intensa, ma
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piccola traccia. La tela non soffre minimamente in questo trattamento, purchè si lavi ben bene nell’acqua prima di lasciarla seccare.
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La prova che è bene sviluppata e che è ben lavata con acqua potendosi portare in contatto della luce diffusa del giorno senza che si alteri
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4° Quando la prova fissata venne lavata ben bene con acqua fredda, e poi ancora con acqua calda.
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In un bacino di latta, più grande della carta da incerare, si fa fondere a calore moderato della cera vergine ben purgata dalle naturali sue
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Per iodurare la carta metti un’abbondante quantità di questa soluzione in un bacino a orli ben rilevati, introduci in essa ad uno ad uno alcuni fogli
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violaceo della carta sia scomparso, e che questa sia diventata ben trasparente.
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cristallo, tra cui si insinua la carta da impressionare, mettendo per di dietro a questa due fogli di carta da stampa ben unita, onde promuovere un
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decomporre a densità ben differenti tutto il cloruro di sodio steso sulla carta.
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ben piana, un quaderno o due di carta bibula, da filtro o da stampa, ben candida e di una grana ben fina.
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Ma fa ben attenzione che tra la carta ed il liquido non rimangano delle bolle d'aria, le quali impediscono alla carta di assorbire uniformemente il
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In una tavoletta di legno ben piana metti il foglio sensibile colla faccia sensibilizzata in alto. Sul foglio applica la negativa su vetro in modo
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dovrebbe essere più efficace dell’acqua fredda nello sciogliere, e portar via l’iposolfito, che contamina la purezza del disegno, ma la cosa è ben diversa
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carta un temperino che tagli la gelatina senza stracciarla. Se l’operazione è ben riuscita, la prova gelatinata si staccherà da sè dal vetro colla
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Ora si può esaminare la prova al libero contatto della luce, essa è fissata. E se si trova che è ben riuscita sarà pregio dell’opera il fissarla col
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prova debbono stare di fronte l’un l’altro, ben paralleli, e tra loro distanti circa 4 centimetri.
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